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Donna per caso

by Jonathan Coe



Pagina 8 - November 19, 2015
In generale, Maria si sentiva davvero felice quando era sola, ma il pensiero di restare sola per sempre la terrorizzava, perché era soltanto un essere umano – cosa questa che, si potrebbe tranquillamente affermare, era poi la fonte di tutti i suoi problemi.


Pagina 12 - November 19, 2015
In quel momento un gatto entrò nella sua camera (quella era una casa in cui si godeva di libera circolazione, come potete vedere).


Pagina 15 - November 19, 2015
Maria, nel frattempo, tornata nella sua camera, pensava, sognava e aspettava.


Pagina 16 - November 19, 2015
"E tu credi, Maria," riprese Charlotte dopo un'altra pausa, "che ci sia un certo tipo di sguardo che passa tra due persone e che può dire più di quanto dicano mille parole e al tempo stesso lasciare tantissime cose non dette?" "Sì," rispose Maria guardando da un'altra parte.


Pagina 21 - November 20, 2015
Passò a Maria un foglio di carta strappato da un blocco per appunti. Era intitolato Cose da mettere nel mio sguardo oggi.


Pagina 22 - November 20, 2015
Un addio gravido di toni di accoglienza.


Pagina 23 - November 20, 2015
A quei tempi, naturalmente, alle ragazze era proibito di intrattenere i gentiluomini nelle loro camere di sera, quindi la fornicazione doveva per forza aver luogo nelle ore diurne: un accomodamento ammirevole, dal momento che così nessuno perdeva preziose ore di sonno.


Pagina 24 - November 20, 2015
Judith comprendeva perfettamente che il tono a volte tradisce le parole, e che lo sguardo, invece, è in armonia con il loro vero significato.


Pagina 28 - November 20, 2015
Maria, quando era felice, non diceva mai a se stessa: "Questa è la felicità", e così sul momento non la riconosceva mai come tale. Ma ciò non le impediva affatto di ritenere, per il resto del tempo, di avere un'idea molto chiara di cosa fosse la felicità.


Pagina 37 - November 22, 2015
La qual cosa lasciava Maria da sola a guardare, emarginata ma al tempo stesso inglobata dalla folla, rimossa ma inchiodata, alla disperata ricerca – nel suo modo silenzioso – di divertimento, circondata da ciò che era stata incoraggiata a credere fosse una delle manifestazioni del divertimento stesso e senza sapere altro che questo: che in nessuna delle facce stanche e sconvolte che si accalcavano intorno a lei vedeva i segni di una vera felicità, bensì soltanto le tracce di un'odiosa illusione da cui sembrava essere suo privilegio - e fardello - essere misteriosamente esente.


Pagina 38 - November 22, 2015
Impossibile dire come sia andata a finire: è svanita come svaniscono tutte le cose prive di sostanza.


Pagina 45 - November 22, 2015
Winifred era tutto ciò che Maria non era, e anche di più. Era una persona felice, aperta, fiduciosa e sicura di sé che credeva nella benevolenza di Dio, nella santità del matrimonio e nella bontà innata della natura umana. Era idiota anche in altri modi, comunque.


Pagina 49 - November 22, 2015
Vivi la vita come dovrebbe essere vissuta. Mezzo addormentato, preferibilmente.


Pagina 51 - November 22, 2015
Fu un giorno sprecato, un giorno infelice, e per tanti aspetti un giorno bellissimo.


Pagina 53 - November 22, 2015
L'amore di Maria per Stephen aveva ben poco a che fare con il suo amore per Nigel. Non andarono mai a letto insieme. Non si baciarono mai. E queste non furono decisioni di Maria: lei avrebbe fatto entrambe le cose, e preferibilmente in contemporanea.


Pagina 60 - November 22, 2015
sentì un'improvvisa fitta di consapevolezza


Pagina 60 - November 22, 2015
un'istintiva sensazione di tempo trascorso


Pagina 65 - November 22, 2015
Maria non l'aveva mai amato, e lui non aveva mai amato lei, ma lui stava cercando una moglie e lei stava cercando qualcosa da fare: insomma, sembravano ben assortiti almeno quanto la maggior parte delle coppie. Ebbero un turbine di corteggiamento, consistente perlopiù in molto sesso e in qualche serata a teatro, si sposarono in ottobre, fecero la luna di miele in Riviera e produssero il loro primo e unico figlio esattamente sedici mesi dopo. Ora Maria aveva ventitré anni, si avvicinava ai ventiquattro, ed era già consapevole di aver commesso un brutto errore.


Pagina 77 - November 22, 2015
Era anche un modo per liberarsi la mente da tutti i frammenti di conversazione, reali o immaginari, e di musica ricordata e inventata, da cui altrimenti era tormentata giorno e notte.


Pagina 79 - November 22, 2015
Essenzialmente, per Maria, le famiglie erano un mistero.


Pagina 87 - November 22, 2015
Dorothy non prese parte ai saluti, essendo caduta in preda a stupore alcolico sul suo letto dopo averci provato senza esito con tutti e tre gli uomini invitandoli in camera sua con il pretesto che le riparassero la sveglia. La virtù non era una delle sue virtù principali.


Pagina 90 - November 22, 2015
Potremmo raggiungere un'estasi che non abbiamo mai provato prima, e nel peggiore dei casi avremmo comunque compiuto un valido gesto politico.


Pagina 102 - November 22, 2015
Ciò nonostante, uno dei suoi maggiori piaceri era entrare nella cattedrale nelle tiepide serate estive, quando era piena di visitatori, molti di essi in atteggiamento di preghiera, e inginocchiarsi accanto a uno di loro e poi, se si sentiva sufficientemente appassionata, di lanciare insulti al suo creatore oppure, se si sentiva calma, muovergli una serie di accuse ragionate e del tutto sostanziali di incompetenza professionale.


Pagina 104 - November 22, 2015
Dobbiamo riconoscere, però, che in ciò che Maria definiva 'se stessa' - o forse sono stato io - c'era un'intera folla di persone che non avrebbero dovuto trovarsi lì.


Pagina 105 - November 22, 2015
Ora preferiva andare a dormire presto, essendo ora il sonno uno dei pochissimi aspetti dell'esistenza verso il quale nutriva un certo grado di entusiasmo, tranne che nelle occasioni in cui si scopriva a sognare, e nulla la incupiva di più. Si svegliava con l'intensa sensazione di essere stata fregata.