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For your own good. La biopolitica raccontata da J.G. Ballard

by Pierangelo Di Vittorio



8 ottobre 2022
"In una società totalmente sana, l'unica libertà è la follia." (J.G. Ballard)


8 ottobre 2022
Che cosa facciamo di fronte a politiche che agiscono unicamente per il nostro bene, che preservano la vita, che migliorano le condizioni di salute e di sicurezza?


8 ottobre 2022
omnes et singulatim: la salvezza del gregge presuppone un'attenzione per ogni singola pecora.


8 ottobre 2022
Lo stadio ottimale dell'arte di governo è che ciascuno si governi da sé.


8 ottobre 2022
La salute è uno dei campi e degli schemi generali di condotta del management di se stessi.


8 ottobre 2022
Il loro bersaglio non è un governo che opprime, che sfrutta, che discrimina ed esclude, ma un governo che protegge, incoraggia, promuove, potenzia, un governo che si è fatto carne, soggettività, forma di vita. Se nel loro gesto c'è un tentativo di emancipazione è l'esperienza limite di liberarsi dalla vita stessa, ragion per cui lo scontro politico prende la forma di un omicidio-suicidio.


8 ottobre 2022
Un manipolo di senior manager che lavorano e vivono asserragliati a Eden-Olympia, uno dei gangli del lussuoso sistema di parchi tecnologici che sovrastano la piana del Var formando una sorta di equivalente europeo della Silicon Valley, cominciano ad accusare seri problemi di salute: affezioni respiratorie e alle vie urinarie, ascessi alle gengive, insolite febbri che li tengono a letto per intere settimane. Tutto ciò pregiudica le loro performance e incide sulla produttività delle multinazionali per cui lavorano. Eden-Olympia è sull'orlo della crisi. Da perfetti manager prendono la situazione in mano e decidono di dotarsi di uno stile di vita adeguato, aderendo al programma "terapeutico" messo a punto da Wilder Penrose, medico psichiatra, una specie di supermanager dai poteri esorbitanti che prescrive loro "piccoli dosi di follia". "La follia... ecco che cosa rimane a quella gente, dopo aver lavorato sedici ore al giorno per sette giorni alla settimana. Impazzire è l'unico modo che hanno per rimanere sani di mente". Organizzati in cellule segrete, i manager coltivano idee fasciste e nel tempo libero si dedicano a diverse forme d'illegalità e di violenza: pedofilia, furti, pirateria stradale, traffico di droga, pestaggi razzisti, omicidi. Dopo l'adozione di questa inusuale misura sanitaria, "i livelli immunitari sono saliti in maniera pazzesca, nel giro di tre mesi non c'era più un solo caso di insonnia o depressione, né segni di infezioni respiratorie". La cura funzionava e in questo modo "i profitti aziendali e il valore delle azioni hanno cominciato a risalire".


8 ottobre 2022
Alcuni studi condotti alla fine degli anni novanta su popolazioni indigenti e immigrate a Seine-Saint-Denis, nella banlieue parigina, mostrano, da un lato come il corpo venga usato politicamente per ottenere diritti altrimenti inaccessibili, dall'altro come questa "biolegittimità" – fondata sul diritto "superiore" alla vita e alla salute – finisca inevitabilmente per depoliticizzare gli individui, producendo schemi di condotta e pratiche di soggettivazione fortemente schiacciati sul dato medico-biologico e perciò degradati. Tanto le suppliche di disoccupati e precari indirizzati alla direzione dipartimentale degli Affari sanitari e sociali, quanto le domande di permesso di soggiorno presentate al Prefetto sono basate sull'esposizione del corpo sofferente, attraverso un "racconto di sé" che sfrutta tutta la retorica dell'infelicità: bisogni vitali, compassione, merito, mentre la giustizia è solo raramente menzionata. In base a una legge francese del 1997, la necessità di cure mediche urgenti, rubricata sotto la voce "ragioni umanitarie", consente di derogare all'ordine di espulsione degli immigrati irregolari e dà diritto, non solo a un permesso di soggiorno, ma anche a un lavoro. Il corpo fa legge, nella misura in cui, però, la sua medicalizzazione tende a mantenerlo al di sotto della soglia di una possibile qualificazione politica e giuridica: "Soffri, vegeta e avrai dei diritti".