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L'angelo azzurro

by Heinrich Mann



February 2022
Con la gente che sedeva là dentro Unrat non aveva niente a che fare, proprio niente: in quel momento se ne rese conto, con grande soddisfazione. Quelli se ne stavano là tutti insieme, e la loro vita era normale e ordinata: lui, invece, vedeva la problematicità, in certo senso, della propria natura, e si sentiva, per così dire, un escluso.


February 2022
il disgusto che nasceva dal profondo della sua anima di fronte a uomini che non leggevano, e assistevano a un concerto senza conoscerne il programma.


February 2022
« Si torna, a quanto pare, a brucar l'erba,» soggiunse.


February 2022
Sono un'artista, no? Sta' a vedere che devo chiedere il suo permesso per farmi offrire un po' di fiori.


March 2022
Il pianoforte s'era già risvegliato.


March 2022
Qualcosa che era difficile definire, quasi il respirare di una folla.


March 2022
L'odio lo faceva diventare ritrattista.


March 2022
poiché era povera, e lui non poteva ancora sollevarla fino a sé, quella donna era costretta ad esporre ai pericoli la propria purezza, venendo a contatto con i più sporchi individui


March 2022
Lei ha la cosa più importante che una donna deve avere, e cioè, per così dire, un'anima.»
Ertzum diceva «per così dire» perché si vergognava a pronunciare la parola «anima».


March 2022
I suoi sensi erano assetati di [...] concetti concreti che poggiassero sul solido, sotto, molto sotto, la rarefazione intelletuale del mondo classico


March 2022
Lohmann incassò il collo tra le spalle, affondò i denti nel labbro inferiore e si ascoltò soffrire...


March 2022
Unrat prese subito l'aria da esperto che gli veniva spontanea non appena vedeva della carta stampata.


March 2022
Era deluso e iniziato. Pensò, quasi nello stesso momento: «Tutto qui?» e «Fantastico!»


March 2022
Il piano aveva cominciato a versar lacrime. Nelle note acute era tutto singhizzi, nelle gravi si soffiava il naaso.


March 2022
La città non vi credette subito.


March 2022
lei si accontenti degli altri, che saranno più stupidi ma valgono lo stesso qualcosa, e almeno alle cose più semplici qualche volta ci arrivano. Ci siamo capite, eh, Rosetta!


March 2022
era signore assoluto nello sgabuzzino.


March 2022
von Ertzum, sconfitto, si rifugiava mugolando nella morale comune, l'eterno asilo dei vinti.


March 2022
Cose da nulla, però era meglio che un uomo tanto serio non le sapesse.


March 2022
Se gli uomini fossero stati più ragionevoli, quanto più semplice sarebbe stata la vita


March 2022
«Tutta la mia vita, diciamolo pure, non varrebbe un soldo se di fronte ai miei alunni io mostrassi di considerare favole oziose gli ideali della classicità. Chi possiede una cultura umanistica può fare egregiamente a meno dei pregiudizi morali della massa.»


March 2022
La lunga catena delle sue menzogne rendeva necessarie confessioni sempre più particoleggiate.


March 2022
Era molto più semplice incantare uno dopo che s'era combinato qualcosa, che convincerlo quando si era davvero innocenti.


March 2022
Può capitare di sbagliarsi: e allora ci si rassegna.


March 2022
E per poco non pianse davvero [...] perché nella vita non era mai possibile trovare quella pace che lei desiderava tanto.


March 2022
Per compensare l'insuccesso dei suoi sentimenti, a volte dedicava alle lezioni di greco tutta la sua intelligenza.


March 2022
La Frölich puntava di rado, e in quei casi non si ritirava prima di aver perduto tutto.


March 2022
Pareva contemplare orizzonti sconfinati, raggiungibili solo superando baratri di dolore.


March 2022
«Una cosa è sicura: chi riesce a raggiungere le vette più luminose deve conoscere anche i più impenetrabili abissi.»


March 2022
Unrat era forte. E forse anche felice.


March 2022
dell'anima di Unrat conosceva ben poco, ben poco dei suoi voli nell'abisso, del suo tremendo divampare, del suo eterno, solitario arrovellarsi faccia a faccia con se stessa.


Ciò che di più prezioso avesse avuto da donare in tutta la sua vita, quella donna l'aveva ricevuto senza saperlo.


«Tutta la mia vita, diciamolo pure, non varrebbe un soldo se di fronte ai miei alunni io mostrassi di considerare favole oziose gli ideali della classicità. Chi possiede una cultura umanistica può fare egregiamente a meno dei pregiudizi morali della massa.»


si torceva in preda a quell'irrefrenabile desiderio di spaccare uno di quei crani e di aggiustargli dentro con dita adunche il senso del bello.


Poiché mirava ad acquisire una vasta cultura letteraria, gli era impossibile dedicare troppa attenzione alla scuola.


«So molto bene, in fede mia, che quasi sempre la cosiddetta moralità è tutt'uno con la minchioneria. Di questo può dubitare tutt'al più chi non possiede una cultura umanistica. Tuttavia la moralità è assai utile a colui che, senza esserne soggetto, può facilmente giungere a dominare quelli che non possono vivere senza di essa. Si potrebbe anzi sostenere e dimostrare che la cosiddetta moralità deve essere fermamente imposta ai sudditi. Una convenzione che però, bada bene, non mi ha mai impedito di riconoscere che vi possono essere anche altri ambienti, le cui regole morali sono fondamentalmente diverse da quelle dei comuni borghesi.»


era signore assoluto nello sgabuzzino.


Lui non era stato presente quand'era nata l'artista. Non sapeva cosa fosse la bellezza


Lui l'aveva resa ambiziosa, e lei, per ricambiarlo, voleva il greco invece del latino. Lo voleva perché era più difficile. Quel suo desiderio era una dichiarazione d'amore: la dichiarazione anticipata di un amore a cui lei voleva costringersi.


Un alunno era un essere bigio, subdolo e sottomesso, senz'altra vita che non fosse quella della scuola


Quando infliggeva un castigo non aveva la superiore indulgenza di chi pensa: «Siete dei monelli, come è giusto che siate, ma la disciplina è necessaria.» Puniva invece a denti stretti, con tutta severità.


Scoppiò a ridere, del mondo, di se stessa.


quel città all'antica dove alla noia dell'onorabilità familiare non si sfuggiva che abbandonandosi alla noia di un vizio senza attrattive


Cantò tutta la strofa, e intanto pensava che quella era l'unica canzone al mondo che lei non poteva cantare, e si vedeva continuamente davanti la faccia di Unrat.


E poiché era povera, e lui non poteva ancora sollevarla fino a sé, quella donna era costretta ad esporre ai pericoli la propria purezza, venendo a contatto con i più sporchi individui


Si orizzontò sulla tavolozza del suo visto


in quel momento calava il sipario su un amore che era stato la sua stessa giovinezza.


"La barca oscilla al ritmo del tuo cuore; ridon le stelle, ed io piango d'amore."


il sorriso del despota illuminato che sostiene chiesa, spada, ignoranza e moralità e preferisce tacere sulle ragione del proprio agire.


Lui poteva rinchiudere gli studenti nello sgabuzzino, fargli scrivere temi su argomenti che non esistevano, costringerli a fare quello che voleva, addestrare come gli pareva meglio i loro cervelli, e se uno osava pensare qualcosa rimbeccarlo con un: "Voi non dovete pensare." Ma non poteva forzarli a trovare bello ciò che lui giudicava e imponeva come tale. Questo era forse l'ultimo rifugio della loro indisciplinatezza.


Avendo trascorso tutta la sua vita nelle scuole, non aveva mai saputo vedere gli adolescenti e il loro mondo dalla prospettiva dell'uomo adulto. Li guardava così da vicino che era come se fosse anche lui uno di loro, investito però inopinatamente di speciali poteri, e innalzato su una cattedra.


la condottiera adolescente che, abbandonata dal cielo, diventa una qualunque povera ragazzetta innamorata


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