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Quattro etti d'amore, grazie

by Chiara Gamberale



Pagina 28 - 2013
Ci dimentichiamo di vivere ma poi, ecco: ecco qualcuno che ci ricorda come si fa.


Pagina 31 - 2013
«E tu una figlia di papà, egocentrica e inutilmente complicata: delle peggiori.»


Pagina 43 - 2013
prendere la vita come un hobby


Pagina 38 - 2013
Tea Fidelibus non ha dovuto scegliere se essere fantastica a sedici anni o esserlo ora, quindi, mentre non era impegnata a scegliere, l'amore della sua vita le sarà andato incontro.


Pagina 40 - 2013
Riccardo: che non sa esserci e nemmeno non esserci, e che dunque, quando non c'è, quando non occupa realmente uno spazio, c'è più di quando lo occupa.


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Aveva gli occhi marrone triste, la barba sporca di evidenziatore rosa e una camicia aperta sopra a una felpa con Paperoga.
Dovevo laurearmi, avevo scelto lui come relatore.


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Sdraiati qui, a letto con me, e raccontami una storia. Non ne sai nessuna? Inventala. L'importante è che sia qualcosa che non esiste. Qualcosa che non serve. Qualcosa che mi porti lontana


Pagina 62 - 2013
il portone di un istituto, che ci mette un attimo a trasformarsi nel mondo intero


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Fra tutto quello che le farebbe comodo non sentire ma sente


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«No. Un uomo capace di capirmi nel profondo.»


Pagina 67 - 2013
preferirei mi capisse meno e mi amasse un po' di più


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L'incontro fatale della nostra vita, forse, fa proprio così: prima ci riscatta da tutto quello che da bambini non avevamo, non eravamo. Poi, giorno dopo giorno, ci fa venire una nostalgia tremenda di tutto quello che avevamo, che eravamo. E quel riscatto ci appare improvvisamente un attentato.


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che i nostri ex sono come delle tappe della nostra esistenza e ci piacerebbe restassero lì ferme, a disposizione solo del ruolo che gli abbiamo dato noi.


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avere un matrimonio felice è una fortuna, non un merito.


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la prima persona che m'ossessionava più di quando m'ossessionassi da sola


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Il mio giullare tristissimo, il mio maestro, il mio bambino perso, il mio amante pigro, il mio amore e basta, il mio limite al male, la mia possibilità di bene. In mezzo agli altri sprezzante, pericoloso. Da solo con me è fragilissimo, spaventato. Comunque irraggiungibile.


Pagina 85 - 2013
testolina di nuvola


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Mi pareva proprio, come dire, che finalmente la vita fosse toccata a me.


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Dov'ero, mentre le donne che oggi hanno la mia età imparavano a preparare lo spezzatino?


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«Hai me, Riccardo! Me, me, me, me, me!» ho cominciato a strillare. E a ogni "me" prendevo una cosa dalle mensole del bagno, una spazzola, un deodorante, la crema per il visto, e la lanciavo per terra, sulla parete, contro lo specchio.
Che si è rotto.
Siamo rimasti fermi. Lui per terra, muto. Gli sono scivolata accanto. Ho cominciato a piangere.
«Il tuo narcisismo è insopportabile» ha detto, senza toni nella voce.
E per tutto il giorno mi era rimasto dentro lo schianto che può fare una porta di casa, se te le sbatti alle spalle come avevo fatto io, uscendo.


Pagina 133 - 2013
«Ne è così certa? Faccia così: dia un nome alla parte di sé che la lega a suo marito e ne dia un altro alla parte che la lega a quest'uomo. Poi le metta in relazione. Le faccia parlare. Convinca ognuna delle due che l'altra non è una nemica. E' semplicemente un'istanza con cui fare i conti.»


Pagina 166 - 2013
scegli un posto senza troppi ostacoli fra te e l'orizzonte.


Pagina 167 - 2013
non lasciarsi andare a guadagnarsi da vivere non è un dovere: è il diritto più straordinario che abbiamo a disposizione.


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Ma, come sempre, fa il suo: rende all'improvviso impossibile quello che sono abituata a fare per scontato. Il bisogno di tutto che ho, la lusinga del niente, la mia idea del tutto, la mia idea del niente.
E stavolta fa anche di più. Rende all'improvviso naturale quello che a casa fino a quattro giorni fa mi pareva impossibile. Continuare ostinatamente ad amare Riccardo, non riuscire a fare a meno di Anthony, perdere un lavoro a cui tenevo tanto, non sapere chi sono, che ne sarà di me: è solo vita, mi suggerisce la mangrovia che s'arrampica sulla finestra del mio bungalow.


Pagina 219 - 2013
«Ogni donna permette solo a un uomo di obbligarla a fare qualcosa.»


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«Ma il problema è che l'amore per te, da qualche parte, continua ancora a farmi da bussola.»
«E perché dovrebbe essere un problema?»
«Perché la direzione che mi indica è sbagliata.»


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Credono che l'esistenza che trascinano gli sia capitata come una dannazione: invece è esattamente l'unica che desiderano, l'unica adatta a loro.