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Vampiro in pigiama

by Mathias Malzieu



Pagina 9 - gennaio 2018
Ho appena attraversato l'inferno in autostop.


Pagina 11 - gennaio 2018
"Fai troppe cose insieme, non hai più vent'anni," mi dicevano.
Mi riposerò quando sarò morto.


Pagina 11 - gennaio 2018
Non mi annoio mai, basta che non provino a rellentarmi.


Pagina 11 - gennaio 2018
Ho sempre sognato di essere un supereroe. Innanzitutto per salvare me stesso.


Pagina 11 - gennaio 2018
mi ritrovo insonne, angosciato e sfinito per averci creduto troppo. È come se mi fossi preso in giro da solo.


Pagina 12 - gennaio 2018
non essere rinchiuso da nessuna parte, in senso proprio e figurato.


Pagina 12 - gennaio 2018
Fare lo stupido poeticamente è un mestiere formidabile.


Pagina 12 - gennaio 2018
Il problema è che offro più di quanto ho. Sono il stupido di draghi.


Pagina 12 - gennaio 2018
All'orizzonte si profila però la voglia di cose dolci.


Pagina 12 - gennaio 2018
pensavo che quella stanchezza massacrante fosse un fenomeno quasi normale


Pagina 13 - gennaio 2018
Grazie al trucco e all'immagine in bianco e nero, maschero un po' meglio i miei centocinquant'anni.


Pagina 13 - gennaio 2018
Inventare storie vere mi rende estremamente felice. Viverle e condividerle ancora di più.


Pagina 14 - gennaio 2018
Una vecchietta con un minicane acconciato come lei


Pagina 14 - gennaio 2018
Da settimane non faccio più le scale, oggi sono senza fiato anche in ascensore.


Pagina 18 - gennaio 2018
L'atmosfera è così triste che potrebbe piovere nel corridoio.


Pagina 19 - gennaio 2018
Pareti azzurre e silenzio, inframmezzato da rumori di macchine. Che ci faccio qui? Affiora il peggior ricordo della mia vita. Quando ho perso mia madre in una camera identica. Il cuore tenta di salirmi in gola. La parta si chiude, sono in trappola.


Pagina 19 - gennaio 2018
Le posate sono dentro una bustina di plastica, che l'inserviente apre in modo che io le prenda senza che lei le tocchi. Non avrei mai immaginato che l'inferno fosse così pulito.


Pagina 20 - gennaio 2018
La ragazza che scompare quando la baciano raccoglieva il cuore in frantumi di un inventore depresso e poco esperto del lutto amoroso. Ne rincollava tutti i pezzi con una pazienza appassionata.


Pagina 20 - gennaio 2018
Mi passano più volte un prodotto freddo sul petto. Sembra che costruiscano un bersaglio.


Pagina 21 - gennaio 2018
"Da 0 a 10, quanto darebbe al dolore che prova?"
"7-8..."
Non dico dieci per darmi un contegno.


Pagina 31 - gennaio 2018
E aspettare paziente la primavera dei globuli con la speranza emato-poetica di rigermogliare.


Pagina 34 - gennaio 2018
Ha le labbra più rosse dell'emoglobina, sembra che abbia bevuto sangue con cura, come una donna che si trucca. Fuma una sigaretta fine stile Vogue e usa il lavandino come posacenere.


Pagina 35 - gennaio 2018
Mi sento come uno strano spettatore che deve guardare un film girato nel suo cuore.


Pagina 35 - gennaio 2018
Il cuore approva, la ragione anche, il corpo fa spallucce. Al momento infatti non abbiamo un donatore.


Pagina 36 - gennaio 2018
Il mio cuore è ferito dalla nascita. Ma da quando la diagnosi si è abbattuta su di me, è ancora peggio.


Pagina 37 - gennaio 2018
Mi hanno attaccato un microfono-cravatta, e il prelievo di parole avviene adagio, in modo molto conviviale.


Pagina 37 - gennaio 2018
Mi ha fatto domande molto precise e con altrettanta precisione ha ascoltato le mie risposte.


Pagina 37 - gennaio 2018
È rilassante non dover spiegare tutto.


Pagina 39 - gennaio 2018
Oggi ho di nuovo finto di non essere malato, e mi è piaciuto molto.


Pagina 43 - gennaio 2018
Professionalmente parlando, comincio a spaventare la gente.


Pagina 45 - gennaio 2018
Ho paura del freddo e della gente che tossice ma sento i colori del sole al tramonto ronzare sotto la nebbia. Vorrei fotografare tutto e immagazzinare aria pura per il ricordo.


Pagina 54 - gennaio 2018
Passeggiamo come due innamorati mezzi morti nel viale delle ambulanze adiacente al padiglione Achard, questo grande liceo triste in cui prendo lezioni di sopravvivenza.


Pagina 55 - gennaio 2018
È difficile incontrare gente che abbia classe in tuta da ginnastica.


Pagina 58 - gennaio 2018
Io che ho sognato tanto chimere, giganti, mostri innamorati e altre sirene, eccomi a compattere per tornare alla normalità.


Pagina 63 - gennaio 2018
Seppur non faccia che inondarmi di brutte notizie, mi piace molto.


Pagina 65 - gennaio 2018
Anche se non c'è più, è il compleanno di mia madre. Immagino la ua faccia se mi avesse visto in tv.


Pagina 67 - gennaio 2018
Voglia di chiacchierare con gente che non conosco.


Pagina 71 - gennaio 2018
Provo a fare qualche battuta ai medici, che sorridono per gentilezza. Ognuno combatte l'angoscia come può.


Pagina 72 - gennaio 2018
La notte avanza, ridipingendo le pareti della camera.


Pagina 77 - gennaio 2018
Sono qui solo da quattro giorni e il mondo esterno è già diventato una nozione astratta.


Pagina 77 - gennaio 2018
Uno scudo mentale tanto potente da cambiare la mia biologia. Il cuore e la sua armata di desideri alla riscossa del corpo. The poetry of war.


Pagina 78 - gennaio 2018
Allora sopraggiungono le ore in cui mi chiedo perché il corpo mi si è rivoltato contro.


Pagina 83 - gennaio 2018
Nell'attesa rinasce la spiccata sensibilità per le cose graziose


Pagina 96 - gennaio 2018
Non oso comunicare la buona notizia a mio padre e mia sorella. Poi però lo faccio, e pur mettendo bemolle dappertutto, una musichetta speranzosa si insinua.


Pagina 105 - gennaio 2018
Non deprimersi è un gioco complesso se siamo condannati a girare a vuoto.


Pagina 106 - marzo 2018
Una Wunderkammer dove il soggetto più strano sono io.


Pagina 106 - marzo 2018
Salvaguardo la capacità di sorprendermi


Pagina 106 - marzo 2018
Là metto al riparo di quel che mi resta dei sogni.


Pagina 114 - marzo 2018
La vita procede bene per diversi minuti di fila.


Pagina 116 - marzo 2018
Mi sento come un Babbo Natale che pretende di distribuire in piena estate regali finiti a metà per paura di morire in autunno.


Pagina 116 - marzo 2018
Nutro il desiderio ardente di tornare dalla parte degli umani.


Pagina 150 - marzo 2018
Sono un eremita felice che viaggia all'interno della sua testa.


Pagina 157 - marzo 2018
Le infermiere non sono più all'altro capo del campanello. Non ho più un campanello. È piacevole quanto spaventoso.


Pagina 163 - marzo 2018
Comincerò una carriera da uomo poetico. Stabilire un programma di sogni condivisi che mi sostengano. Voglio vivere nel migliore modo possibile per non offendere il lavoro di chi mi ha donato il sangue, il tempo, il midollo osseo.


Pagina 167 - marzo 2018
La normalità è straordinaria.